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La Rizosfera è il luogo in cui si trovano le radici della pianta, ed è ovviamente un luogo fondamentale per la salute di quest’ultima.

La rizosfera è composta da Funghi simbionti (micorrize), Batteri della rizosfera (Pseudomonas spp., Bacillus spp., Attinomiceti), Funghi saprofiti (Trichoderma spp.).

Questo consorzio microbiologico della rizosfera è fondamentale per la salute della pianta.

La pianta infatti rilascia nella rizosfera gli essudati radicali, questi rappresentano le sostanze di scarto che la pianta produce a seguito della fotosintesi clorofilliana, cioè i suoi “escrementi”. Gli essudati radicali, dannosi per la pianta, sono invece cibo per i microrganismi della rizosfera che se ne nutrono trasformandoli in sostanze nutritive per la pianta (compostandoli).

I concimi chimici, soprattutto l’urea, portano a una mineralizzazione dell’humus, humus che rappresenta la casa dei batteri della rizosfera. La consequente diminuzione dei batteri della rizosfera, porta ad un accumulo e quindi ad un intossicamento del microhabitat risosferico. 

Ecco spiegato a grandi linee il motivo per cui utilizzare una concimazione classica risulta essere non abbastanza efficace, con in più un aggravio di costi difficilmente recuparabilii , nonche l’impoverimento del carbonio ha conseguenze sulla qualità delle produzioni.

Gli Agricoltori debbono cambiare mentalità ed entrare in simbiosi con la fisiologia delle piante al fine di evitare gli stress che di conseguenza sono il freno per lo sviluppo e della produzione .

Infatti se la pianta non è in equilibrio con il terreno, non assorbe bene ciò di cui ha bisogno, ed è quindi economicamente sbagliato continuare con una concimazione di tipo classico, che non prende in considerazione la rizosfera e i suoi batteri. Per concludere ciò che manca nei terreni non sono le sostanze nutritive, ma ciò che serve alla pianta per assorbirli.

La Cittadino Agricoltura fornisce in partnership con NPK  Chem società specializzata nella distribuzione di microrganismi che le piante trovano nel prezioso humus (pseudomonas spp., bacillus spp., attinomiceti, funghi saprofiti).

Abbiamo di conseguenza un corretto “smaltimento” e trasformazione degli essudati radicali da scorie a nutrimento per la pianta, ciò porta ad un visibile aumento dei capillari, le radici svolgono la loro funzione in un habitat libero da essudati radicali quindi non deve svilupparsi in profondità alla ricera di suolo meno stanco, infatti i microrganismi di NPK Chem  li smaltiscono bioconvertendoli in nutrienti.

Si crea così una rizosfera simile a quella ricca di humus che caratterizza i boschi.

Questo comporta colture più sane rigogliose e produttive con significativi risparmi economici e di tempo.

 

fonte siti agricolturamicrobiologica.it   e  – Bea.sm