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L’inverno è il momento ideale per eseguire i controlli funzionali sulle attrezzature per evitare perdite di prodotto che oltre a inquinare fanno spendere di più

Nel periodo invernale si riduce notevolmente la frequenza dei trattamenti fitosanitari per la maggior parte delle colture. Questo, quindi, può essere un buon momento per la manutenzione delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari e per effettuare il controllo funzionale se l’attestato di funzionalità è in scadenza.

I vantaggi

Nonostante il controllo funzionale e la regolazione aziendale delle irroratrici siano obbligatori da diversi anni per tutte le aziende agricole, in Italia ci sono ancora troppe macchine che continuano ad essere utilizzate senza aver superato il controllo presso un centro accreditato o non adeguatamente regolate per una distribuzione ottimale della miscela fitoiatrica sulla coltura.

Questo è spesso dovuto a una sottovalutazione dei benefici che una macchina perfettamente funzionante e ben regolata può portare non solo sull’impatto ambientale (riduzione delle perdite fuori bersaglio) ma anche all’economia aziendale, risparmiando tempo, carburante, miscela fitoiatrica e aumentando l’efficienza del trattamento (migliore qualità, minore perdita di prodotto, riduzione degli interventi “riparativi”).

Si ricorda che il controllo funzionale, effettuato presso centri prova accreditati, serve a verificare e certificare che la macchina non abbia problemi strutturali e che gli organi di regolazione (es. regolatore di pressione) e di controllo (es. manometro) funzionino correttamente, in modo che successivamente la macchina possa essere “regolata” in funzione della coltura da trattare, per assicurare la migliore efficacia di distribuzione possibile.

Spesso, dopo una buona regolazione eseguita da un bravo tecnico, è possibile utilizzare pressioni di esercizio più basse, volumi di acqua minori (e quindi minore quantità di prodotto fitosanitario) e “colpire” più precisamente il bersaglio, con gocce della dimensione più opportuna e un adeguato grado di bagnatura.

 

Controllo ogni tre anni

Dal 26 novembre 2016, chi ha eseguito o esegue trattamenti fitosanitari con macchine non controllate è sanzionabile con una multa che va da 500 a 2.000 euro e rischia di perdere premialità previste dalle misure di agricoltura biologica e integrata dei Psr regionali.

L’obbligo di usare esclusivamente macchine per i trattamenti fitosanitari che abbiano superato il “controllo funzionale” è stato introdotto dalla Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi (recepita dall’Italia con Dlgs 150/2012 e con il relativo Pan emanato nel 2014).

La stessa Direttiva ha reso obbligatorio il possesso del “patentino” per l’acquisto dei prodotti fitosanitari e l’adozione delle tecniche di “difesa integrata” per tutte le aziende agricole. Secondo quanto disposto dalla norma, dal 2020 il controllo delle irroratrici deve essere effettuato almeno una volta ogni 3 anni. La normativa affida l’esecuzione dei controlli a “Centri prova” autorizzati dalle Regioni nei quali operano tecnici abilitati a seguito di uno specifico percorso formativo con esame finale. Le procedure di controllo seguono uno standard a livello europeo.

 

Regolazione annuale

Oltre al controllo triennale, l’imprenditore agricolo deve anche effettuare almeno annualmente la loro regolazione e riportare tale operazione sul Registro dei trattamenti. I dati minimi da registrare sono la data di esecuzione della regolazione e i volumi utilizzati per le principali tipologie colturali e forme di allevamento.

Agli imprenditori agricoli, che hanno la diretta responsabilità legale ed economica delle inadempienze, si consiglia di prenotare il controllo presso uno dei tanti Centri prova presenti nelle Regioni, per “mettersi in regola” prima dell’utilizzo dei mezzi alla ripresa vegetativa, tenendo presente che il controllo funzionale e la successiva regolazione non sono una periodica incombenza economica ma che servono a rendere le macchine più efficienti e quindi più sostenibili, oltre che per l’ambiente anche dal punto di vista economico.

 

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