Che cos’è la rizosfera?
La flora batterica della rizosfera influenza la crescita delle piante?
Esistono funghi benefici che possono entrare in simbiosi con le radici delle piante formando le cosiddette “micorrize”, grazie alle quali esse possono nutrirsi e proteggersi meglio dagli stress generati dalle avversità dell’ambiente; ed esistono batteri benefici del genere “Rhizobium” che in simbiosi con le radici di alcune piante trasformando l’azoto dell’aria in elemento nutritivo. I microrganismi presenti nella rizosfera possono perciò influenzare la crescita e la salute delle piante ma un sistema così fragile richiede molta attenzione per non mettere le radici in situazioni di difficoltà.
Gli agricoltori sono spesso portati a guardare la parte fuori suolo delle loro piante e, troppe volte, dimenticano che ogni pianta vive in larghissima parte per l’attività delle sue radici e fa la differenza, anche in termini di risultato finale se le radici trovano nel suolo le condizioni migliori per la loro attività nella rizosfera oppure no. Terreni capaci di favorire l’intensità della vita nel delicato sistema della rizosfera, dipendono quasi sempre dalle scelte del coltivatore.
Alcune di queste soluzioni alternative sono legate alle tecniche colturali, come ad esempio la sistemazione idraulica dei terreni, l’inerbimento, l’irrigazione localizzate e soprattutto le concimazioni. L’utilizzo di fertilizzanti organici ad altissima efficacia, e ad alto contenuto di sostanze proteiche, rappresenta una soluzione ideale perché consente di fornire nutrienti indispensabili per la moltiplicazione dei microrganismi della rizosfera e quindi per il mantenimento della fertilità del suolo oltre a non danneggiare l’ambiente perché non dilavabili e senza eccessi di sali.
ILSA offre agli operatori di settore una gamma di prodotti organici – solidi e liquidi – ammessi in agricoltura biologica, provenienti da fonti rinnovabili di grande efficacia che consentono di produrre di più e in modo più sostenibile e salutare.
I prodotti liquidi, per applicazione radicale o fogliare e i biostimolanti sono ottenuti da un processo di idrolisi enzimatica (FCEH®), anch’esso a bassissimo impatto ambientale che consente di produrre specialità a base di collagene, come Gelamin®, e di materie prime vegetali come l’idrolizzato enzimatico di Fabaceae®. Idrolizzati proteici ricchi in amminoacidi, carbonio organico, sostanza organica, triacontanolo naturale ed altri composti bioattivi, completamente naturali, e caratterizzati da un rapido assorbimento da parte della pianta sia per via radicale che fogliare.
Con opportuni interventi mirati, senza eccedere nelle concimazioni, nel rispetto del manifesto della sostenibilità di ILSA che dichiara nel primo punto, “dare meno per avere di più”, forniscono energia ai microrganismi del suolo, favorendo la moltiplicazione della flora microbica della rizosfera, la ripresa delle piante da situazioni di stress ambientale e una crescita vegeto-produttiva in linea con le aspettative del produttore.